Hai davvero bisogno di quel tool? Ecco come capirlo prima di cliccare su “abbonati”
L'entusiasmo con cui si attiva un nuovo tool è spesso inversamente proporzionale all'uso che se ne fa dopo due settimane.
"Questo cambia tutto" pensi. Poi passa un mese, e quel tool è l'ennesimo abbonamento attivo che ti crea più confusione che sollievo. Nelle sessioni con le clienti, questa scena si ripete spesso: un ecosistema di strumenti che sembrano utili, ma che non dialogano tra loro, non risolvono il problema principale e, soprattutto, aggiungono complessità.
Quello che manca non è la forza di volontà per "usarlo meglio". Manca un criterio chiaro per scegliere.
E qui entra in gioco SCALE.
Il framework SCALE per scegliere (finalmente) bene
SCALE è un metodo semplice per fare ordine nei tuoi strumenti digitali. Cinque criteri pratici, ma potentissimi.
S - Specificità: Risolve davvero quel problema?
Un buon tool risolve un problema specifico, che senti già oggi. Non dovrebbe servire "un domani quando crescerai", ma alleggerirti subito.
Un esempio classico? Acquistare un CRM quando in realtà il bisogno più urgente è semplicemente fissare appuntamenti in modo più fluido. In quel caso, strumenti come Calendly risolvono più velocemente (e con meno costi).
C - Connettività: Parla con gli altri strumenti?
Se un tool non si integra con il tuo sistema, crea più lavoro. Punto.
Pensa a un form che raccoglie contatti ma non li invia automaticamente al tuo sistema di email marketing: ogni volta devi fare copia-incolla, esportazioni, verifiche. Non solo perdi tempo, ma moltiplichi le possibilità di errore.
La vera forza di uno strumento è nella sua capacità di stare in un sistema più ampio: quando i dati scorrono senza attriti, tutto il flusso operativo ne guadagna.
A - Accessibilità: Riesci a usarlo davvero?
Un tool utile ma ingestibile non è utile. Considera:
Quanto tempo serve per impararlo?
Troverai supporto se ti blocchi?
È facile da spiegare a chi lavora con te?
Ad esempio, io ho provato a usare ClickUp per la gestione dei progetti: potente, completo, pieno di funzionalità. Ma nel mio modo di lavorare creava più frizione che chiarezza. Alla fine l'ho abbandonato, non perché fosse un brutto strumento, ma perché non era adatto a me. La semplicità, a volte, è un vantaggio competitivo.
L - Longevità: Ti accompagnerà nella crescita?
Evita sia i tool minimal che diventano stretti dopo 3 mesi, sia quelli mastodontici che userai al 20%.
Se oggi lavori da sola, ma tra 6 mesi vuoi un assistente, scegli uno strumento che possa reggere il passaggio.
E - Economicità: Il ritorno vale il costo?
Qui il prezzo mensile conta meno del costo totale di gestione:
Quanto tempo serve per implementarlo?
Richiede formazione?
Ha bisogno di integrazioni aggiuntive?
Un tool costa anche se è gratis, se ti complica la vita.
Il test dei 30 giorni (prima di dire di sì)
Anche quando un tool supera tutti i criteri, prima di adottarlo definitivamente faccio sempre fare questo test:
Settimana 1-2:
Usalo nella sua versione base
Annota ogni punto di frizione
Misura il tempo speso o risparmiato
Settimana 3-4:
Esplora le funzionalità avanzate
Verifica le integrazioni essenziali
Coinvolgi eventuali collaboratori
E se vuoi andare sul pratico: tieni un diario dei tool. Basta un file excel con 3 colonne: tempo speso, problemi trovati, benefici ottenuti.
Segnali che un tool non funziona più
Ci sono frasi che sento dire spesso, e che ormai riconosco come red flag:
"Dovrei usarlo di più"
"Non so spiegare a cosa serve"
"Passo più tempo a sistemarlo che a usarlo"
Se ti ritrovi in almeno due di queste, fermati. Quel tool non è un alleato. E potrebbe essere ora di salutarlo.
Da dove iniziare se vuoi più ordine anche tu
Prima di comprare nuovi strumenti, guarda cosa hai già. Spesso è lì la confusione.
Fai una lista di tutti i tool che usi (anche quelli che usi poco)
Annota costi, uso reale, problemi ricorrenti
Applica SCALE come filtro
Conclusione: Semplificare è scegliere con criterio
Ogni tool che scegli dovrebbe farti respirare di più, non aggiungere ansia.
Non serve trovare quello perfetto: serve trovare quello giusto per il tuo modo di lavorare, oggi.
E se vuoi un supporto per fare chiarezza nei tuoi sistemi, prenota una sessione di Happy Systems Hour: 60 minuti per sbloccare proprio quel nodo tech o strategico che ti sta facendo impazzire.
Domanda per te: c'è un tool che oggi ti sta complicando più che aiutando? Raccontamelo nei commenti o scrivimi su Instagram @systemsflow.

