Automazione per imprenditrici: 3 miti da sfatare per semplificare davvero il tuo lavoro

Oggi parliamo di un tema, anzi di falsi miti che potrebbero davvero frenare la scalabilità del tuo business: le resistenze che abbiamo nei confronti dei processi automatizzati e dell’automazione in sé.

Spesso vediamo l’automazione come una complicazione. Pensiamo che ci porterà via tempo, che sarà difficile, che ci creerà più problemi di quanti ne risolva. E allora restiamo lì, nella nostra zona di comfort, nei nostri processi manuali, pieni di task da seguire a memoria, convinte che “Chi lascia la via vecchia per la nuova, sa quel che lascia ma non sa quel che trova”.

Oggi voglio raccontarti perché queste resistenze sono basate su falsi miti. E ti mostro quali sono i tre più comuni – e come liberartene ti può davvero cambiare la vita lavorativa.

Mito n.1 – Automatizzare significa usare strumenti complicati

Sì, lo so. Online si vede di tutto: flussi con 27 passaggi, schermate di Zapier piene di ramificazioni, mappe colorate che sembrano uscite da un film di fantascienza.
È normale pensare che l’automazione sia roba da tecnici, e che serva un dottorato in ingegneria per iniziare.

Ma no, davvero.
Una buona automazione non parte mai da qualcosa di complicato. Anzi, le più efficaci sono quelle semplici, essenziali e allineate alle tue esigenze attuali.

Personalmente, come consulente e system strategist, non partirei mai da un super flusso iperdettagliato. Primo perché non serve. Secondo perché rischi di bloccarti.

📌 Si parte da piccole cose:

  • Un’email automatica dopo l’iscrizione

  • Un reminder che parte senza che tu debba ricordarti di inviarlo

  • Un file che si salva da solo nella cartella giusta

Tutto qui. E quando ci prendi gusto, ci torni su e lo affini. Senza ansia.

Mito n.2 – Automatizzare ti fa perdere il controllo

Questa è una delle paure più comuni: “Se automatizzo, poi non controllo più nulla”.
Spoiler: è l’esatto contrario.

In realtà, se non automatizzi, devi controllare tutto a mano. E indovina un po’?
⚡ Ti dimentichi cose.
⚡ Ti ritrovi mille post-it sparsi ovunque.
⚡ Ti svegli di notte pensando: "Oddio, ho inviato quella mail?"

La verità è che meno cose gestisci manualmente, più puoi concentrarti su ciò che davvero conta. Automatizzare non ti toglie il controllo, ti libera la mente. Ti aiuta a focalizzarti.

E soprattutto: tu decidi cosa automatizzare e come. Sei sempre tu al comando. Solo che hai dei piccoli aiutanti digitali che fanno per te le cose noiose.

Mito n.3 – Automatizzare costa troppo (e non ne vale la pena)

Un altro classico: “Sì, bello, ma costa.”

Certo, ci sono tool a pagamento. Ma molti strumenti base sono gratuiti o con piani entry-level ridicoli rispetto al tempo che ti fanno risparmiare.

Ti faccio qualche esempio:

  • Programmare i post social: puoi farlo gratis con Meta Business Suite

  • Inviare automaticamente il link Zoom o Meet dopo la prenotazione: Calendly o TidyCal

  • Archiviazione documenti e reminder automatizzati: strumenti come Google Drive + Zapier o Make, anche nel piano free

📌 L’importante è partire da ciò che ha senso per te.
Automatizzare il task giusto al momento giusto ti ripaga in termini di ore liberate, carico mentale alleggerito e concentrazione recuperata.

Ok, ma da dove parto se ho paura di complicarmi la vita?

Facile. Parti da una sola attività che ti stressa, che fai spesso e che segue sempre gli stessi passaggi.
E ti fai tre domande:

1. L’attività è ripetitiva e frequente?

Tipo: ogni settimana invii manualmente lo stesso link, lo stesso file, la stessa email.

2. Segue sempre gli stessi passaggi?

Se la risposta è sì, probabilmente è automatizzabile senza nemmeno pensarci troppo.

3. Richiede creatività o la tua presenza diretta?

Se la risposta è no, allora è perfetta per essere delegata a un tool.

Parti da qui. Da una cosa sola. Una sola automazione. Poi, mano a mano che ci prendi confidenza, puoi ottimizzare il resto.

Perché questi miti ti impediscono di crescere

Rimanere nella gestione “fai da te” di tutto può sembrare più comodo, ma in realtà:

  • Ti toglie tempo dalle cose che ti fanno brillare

  • Ti sovraccarica di micro-task inutili

  • Ti rallenta (e tu lo sai)

E la verità è che non devi aspettare di essere “grande abbastanza” per automatizzare.
Anzi: è proprio grazie all’automazione che puoi crescere in modo sostenibile, senza bruciarti.

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Conclusione: automatizzare non è una rivoluzione. È una liberazione.

L'automazione non è per chi è più avanti, più grande, più tecnico.

È per chi vuole lavorare meglio, non di più.
È per chi è stanco di sprecare tempo in cose che un tool può fare in automatico.
È per chi vuole focalizzarsi su ciò che genera valore – e non su ciò che assorbe energia.

Quindi no, non serve essere esperta di tech.
Serve solo voler iniziare, con un piccolo passo, da ciò che ti pesa di più.

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